domenica 9 dicembre 2012

Intanto, a Torino

Sono riemersa dopo il silenzio stampa dell'ultima settimana. 
A sorpresa di molti ho fatto un'incursione in terra natia, il tempo giusto per provocare qualche coccolone, perdere un po' di dignità, fare qualche intervista, scatenare casi diplomatici in ufficio, e farmi fare un po' di coccole dalla mia famiglia einaudina. E ora sono di nuovo qua. Ormai la testa è rimasta in Italia, non c'è nulla da fare, questi giorni saranno un eterno countdown.

Back in Finland quindi. Come sempre la sensazione davanti al rullo del ritiro bagagli è stata quella di scoppiare in lacrime e scappare! Devo avere qualche trauma rimosso perché mi succede ogni volta che viaggio!
Fatto sta che dopo mille mila ore di spostamenti e pisolini arrangiati appallottolandosi su sedili qua e là, sono tornata a casa. E' ancora più traumatico di quando sono arrivata forse, tornare a questo silenzio. E come se non bastasse non funzionava più internet, lì sì che sarei scappata di corsa!
Il panorama bene o male è lo stesso di quando sono partita, neve ovunque (ho rischiato la vita già quel paio di volte per strada), grigiore (rimpiango il raro sole torinese che ho avuto la fortuna di trovare questa settimana) e freddo (ma col mio nuovo paio di paraorecchie sono a cavallo!).

Questa settimana dovrò fare la presentazione del mio lavoro (quale?!) al dipartimento, son già preoccupata visto che ho fatto una sola slide che Robi ha commentato con "Sì vede che non fai mai delle presentazioni!"...sigh!

Insomma, sono ancora un po' svarionata da tutti questi cambiamenti, mi devo riabituare... ma tenendo conto di quanto son reattiva, mi abituerò quando sarò già rientrata a casa. E non vedo l'ora.

Nessun commento:

Posta un commento