domenica 21 ottobre 2012

IFK voima! - Go IFK!

Sono a Helsinki da neanche 24 ore e già mi immergo in una delle occasioni in cui maggiormente si percepisce lo spirito di una città del nord: la partita di campionato della squadra di hockey.
Pioggia, freddo e 45minuti di attesa davanti al portone a parte, siamo entrati in un'atmosfera tutta nuova per me. Tantissime persone con la maglia o la sciarpa della IFK che si intrattengono ai pub dietro gli spalti prima dell'inizio della partita, che bevono tranquillamente con i tifosi della squadra avversaria (cosa da noi forse inconcepibile). A condire il tutto, oltre a fiumi di birra, qualche stand di merchandising (da cui porto a casa un dischetto da hockey) e rivenditori di popcorn (a cui ben volentieri attingiamo prima dell'inizio dello spettacolo).

La partita ha inizio. Dopo 20 minuti ancora non succede niente. Intervallo. Riprende il secondo tempo. Ancora niente di che. Inizio ad annoiarmi. Mi ricordavo l'hockey come uno sport un po' più emozionante. 
Come non detto, in tempo zero iniziano a darsele di santa ragione. 
Ecco, di questo parlavo! 
Mazze che volano, gente spalmata contro i vetri, dischetti lanciati sulla folla, cori da stadio. 
Oh, finalmente un po' di azione! 
A un certo punto ci sembra quasi di capire le urla dei tifosi - qualcosa del tipo "Spezzalo!", probabilmente (forse la parola non era quella ma il tono era credibile!).

I poveri Pellicans perdono abbastanza miseramente, 4 - 1, gli arbitri attribuiscono i punti dubbi in base a quanto rissosi sono i tifosi (e a una rapida stima delle possibilità di uscire vivi dallo stadio in caso contrario).

Una domanda mi assilla per tutti i 145 minuti di partita: ma perché la squadra finlandese dovrebbe avere un puma come mascotte?! Una renna sarebbe stata più a tema penso!

A fine partita la mia idea è che questi dell IFK siano un po' i 'gobbi' della città - a buon intenditor poche parole!


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